“Le affermazioni della presidente Meloni e le farneticazioni del presidente del Senato sull’eccidio delle Fosse Ardeatine restituiscono una bruciante attualità al dibattito acceso nell’Assemblea costituente tra i fautori del presidenzialismo e la maggioranza parlamentarista. I primi sostenevano che l’esperienza della dittatura fascista era stata resa possibile dalla debolezza del Parlamento e dal l’ignavia di casa Savoia. I parlamentaristi, ribaltavano quelle tesi ma con argomenti non dissimili sostenevano che solo un Parlamento forte e autorevole, rappresentativo delle sensibilità politiche degli italiani, poteva garantire una piena democrazia”. Lo dichiara Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione. “Mi chiedo: se le affermazioni della presidente del Consiglio, Meloni, fossero state fatte dalla presidente della Repubblica, Giorgia Meloni, avrebbero ancora rappresentato l’unità della nazione o avrebbero innescato lacerazioni nell’opinione pubblica? Mi risparmio ogni altra ipotesi sulle parole di Ignazio La Russa. Comunque – continua – dopo quanto accaduto in questi giorni, suggerirei alla presidente Meloni di richiudere l’eventuale fascicolo intitolato: riforma presidenzialista. Non si farà mai per le ragioni che lei stessa ha offerto al dibattito”.