di Vanni Vignes
9 punti di vantaggio a 10 giornate dal termine. Visto così, il pareggio conquistato dai granata in casa dello Spezia assume tutto un altro valore. Perché se è vero che a molti la partita di oggi ha lasciato un pizzico di amaro in bocca perché i 3 punti sembravano ampiamente alla portata, va anche tenuto presente che l’obiettivo salvezza è sempre più vicino. Detto questo i granata offrono una prestazione dai due volti. Nel primo tempo la Salernitana è sembrata padrona del campo e dava l’impressione di poter trovare il gol da un momento all’altro. Nella ripresa invece, complici anche i cambi effettuati da Sousa, lo Spezia ha ripreso coraggio e dopo aver trovato il pareggio a causa di un errore di Pirola con la complicità di Coulibaly, ha seriamente rischiato di conquistare l’intera posta in palio. Male, malissimo, tutti i subentrati a partire da Bonazzoli e Bohinen fino ad arrivare a Maggiore, parso un pesce fuor d’acqua e nemmeno lontano parente del calciatore ammirato proprio in Liguria nella passata stagione. Tatticamente la gara è stata impostata in maniera perfetta tanto è vero che mai i padroni di casa si sono resi realmente pericolosi o sono riusciti a conquistare la supremazia di gioco e di campo. Il problema è nato quando, provando ad inserire forze fresche a caccia dei 3 punti, Sousa non ha ricevuto le risposte che si aspettava da chi è subentrato. Da quel momento è iniziata un’altra partita, con i granata sempre in affanno e costretti a rincorrere gli avversari ma che, nonostante tutto, hanno avuto la forza e la lucidità per riuscire a resistere ed a portare a casa un punto che, in ottica salvezza, assume un’importanza fondamentale.