Era il Pool dei farabutti, altro che eroi.
Quella del 92/93 fu una falsa rivoluzione giudiziaria, un golpe. I socialisti, quelli liberi e che non si sono consegnati alle Procure, lo hanno sempre sostenuto, lo hanno fatto quanti altri seguivano la vulgata dominante.
L’inchiesta avviata da ‘Il Riformista’, che ha rilanciato il libro di Enzo Carra ‘L’ultima Repubblica e che ha proposto significative interviste come quella a Giulio Di Donato, deve avere un seguito ed interrogare il mondo politico. In quegli anni ci fu un uso disinvolto e spregiudicato delle misure cautelari, furono abbattute le garanzie costituzionali, la magistratura in tante parti d’Italia lavorò oltre i codici e con la sponda di gran parte della stampa asservita.
Avevano ragione i socialisti, quelli senza casa, quei pochi che a sinistra avevano voce, tanti in Forza Italia, a chiedere la Istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta. Quella proposta è ancora attuale perché non è solo scrivere pagine di verità sul più grande scandalo della Italia Repubblica ma è ridisegnare i rapporti fra politica, magistratura e organi di informazione”.
“Serve per quegli anni, serve per vivere e capire tante storture di oggi perché ancora oggi certi Pm (l’elenco è lungo) lavorano con la logica di colpire la politica, perché ancora oggi troppa stampa è organo ufficiale di certi ambienti della magistratura.