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17 Novembre 2024

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Calenda avverte Renzi: “Non mischi il Riformista con il Terzo Polo”

“Matte Renzi dovrà stare attento a chiarire che quello non sarà un giornale di partito” dice il leader di Azione Carlo Calenda a La Stampa riferendosi al nuovo ruolo di direttore de Il Riformista del leader di Italia Viva. Quel giornale, rimarca Calenda, “non sarà l’Unità, Il Popolo o l’Avanti! del Terzo polo. E questo per un dovere di rispetto verso i nostri elettori e verso i lettori del Riformista”. In ogni caso, dice, “gli faccio i miei auguri, se è questo che vuole fare nella vita”. “Non capisco dove siano i calcinacci” del Terzo polo, dichiara il segretario. “Siamo cresciuti ininterrottamente sino alle Regionali che per noi sono letteralmente impossibili”. “Non sono scoraggiato da questi risultati”, assicura. Sul progetto di fusione tra i due partiti, spiega che “unire i gruppi dirigenti” richiede “complessità” e “fatica”. Un “errore sarebbe essere impazienti”. Giorgia Meloni, argomenta, “non si è scoraggiata e questo è stato il suo grande pregio”. “Noi alla nostra prima prova nazionale – ricorda – abbiamo preso l’8 per cento: se non è una buona partenza, ditemi voi cosa lo è!”. Calenda fa poi gli “auguri” a Berlusconi, dice che “ha rappresentato una storia grande, una storia di parte, che dall’altra parte ha generato una reazione eguale e contraria”, “uno schema sbagliato. Noi vogliamo superarlo”. A chi gli consiglia di accettare il ruolo di minoranza esigente, replica: “Conosco il ruolo delle minoranze esigenti”, ma oggi “la sfida è diversa: è cambiato il sistema. Combattere questo falso bipolarismo non è facile, noi ci siamo presi un grande rischio. Ma sono convinto che ce la faremo”. “Nel passato gli elettori”, argomenta ancora Calenda, hanno votato persone “abili nel mobilitare la nostra pancia. Ma se continueremo a votare, come se dovessimo eleggere degli influencer, resteremo sempre delusi”.

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