ll Socialista Impertinente
Se il nuovo corso del Pd campano sarà quello di Sandro Ruotolo il progetto riformista potrà essere, definitivamente, salutato.
Il giornalista ha poco della cultura riformista ed in Campania, basta leggere le prime dichiarazioni, sarà il migliore alleato del centrodestra. La sua intervista, la prima da componente della segreteria nazionale a ‘Il Mattino’, è ragionamento ‘tombale’ sull’esperienza di Vincenzo De Luca, è musica per le orecchie del centrodestra. E’ la irresponsabilità politica che diventa proposta di governo. Quella al Corriere del Mezzogiorno, invece, “Saro io a cambiare il Pd e non viceversa” suona come una minaccia. Deve essere per forza letta così se alla mente ritorna l’esperienza politica, naturalmente un fallimento, della candidatura alle politiche del 2013 con ‘Rivoluzione Civile’ con un tale leader, Antonio Ingroia. Una esperienza di retroguardia della sinistra italiana. Nella gioventù fece anche peggio se si ricorda la candidatura a consigliere regionale, era il 1980, per il Partito di Unità Proletaria per il Comunismo nelle province di Caserta e Napoli.
Paladino della ipocrisia sulle ‘liste pulite’, punta di diamante dell’antimafia ‘più elegante’, quelli che Alessandro Brabano riterrebbe ‘professionisti del bene’, giustizialista a prescindere, è fra i protagonisti dell’antiberlussconismo militante, quello che ha fatto bene al centrodestra, innamorato delle sardine, sta al riformismo come Cicciolina (che all’Impertinente è simpatica a differenza del giornalista) sta alla verginità.
