In questi anni molti settori hanno dovuto fare i conti con delle strette e nuova programmazione. Non è un problema campano ma nazionale. Molti comparti si sono organizzati e partiti meglio di prima.
Ogni volta che si tocca il mondo della cultura, soprattutto ai piedi del Vesuvio, si scatenano le ‘solite menti’ che gridano allo scandalo. Consentitemi, non le sopporto.
Non sopporto quei salotti radical chic che, ovattati e lontani dal mondo, sussurrano all’orecchio della opinione pubblica e di cera stampa.
Non si reggono più certe intelligenze, si fa per dire in alcuni casi, che mai sono disposte a fare i conti con la realtà che cambia.
In Campania la Regione ed il Comune di Napoli troveranno una soluzione per accompagnare gli appuntamenti storici e, mi auguro, per individuarne di nuovi. L’auspicio è che possano, insieme, tagliare quei rami secchi che producono diseconomie con roba scandente.
Manfredi e De Luca lavorino per risolvere questi problemi atteso che non risolveranno quelli, più complicati, di una coabitazione politica.