Il socialista Impertinente
La destra italiana, al netto di sbavature idiote ed fuori luogo, ha fatto i conti con la sua storia. Li ha fatti da anni ed ancora in queste ore il premier Giorgia Meloni ha consegnato parole di chiarezza.
L’esercizio fatto dalla destra italiana non è stato fatto dalla sinistra. Pochi, e basterebbe leggere alcune pagine dei libri di Pansa, hanno fatto i conti con le storture di quella che fu guerra civile in Italia, pochi hanno fatto i conti con la suggestione comunista. Molti, troppi in verità, hanno atteso il crollo del muro per riconoscere gli orrori del comunismo. Il Pci cambiò nome un attimo dopo e non un attimo prima. Altri ancora hanno preferito cambiare panni ed appropriarsi, cavalcando la violenta stagione giudiziaria degli anni 90, della storia altrui.
La sinistra post comunista italiana, con i sui salotti radical chic, con i suoi pensatori, con gli intellettuali ed i cattivi maestri, con i giornalisti militanti, non può dare lezioni. E’il tempo, per la sinistra italiana, di smettere i panni ‘dei padri della patria’ per fare i conti con gli errori. E’ il tempo di ammettere che per oltre quanta anni si è indicata la direzione sbagliata. E’ il tempo di ammettere che, crollato il Muro di Berlino, scegliere la via giudiziaria, per eliminare il Psi prima e per attaccare Berlusconi poi, è stata scelta sbagliata.