L’Italia si conferma, cosi’ come lo scorso anno, al quinto posto nella classifica dei Paesi Ocse che nel 2022 registrano il cuneo fiscale piu’ elevato per i lavoratori single senza figli. Nel nostro Paese la differenza tra il costo per il datore di lavoro e la retribuzione netta percepita dal dipendente si attesta al 45,9%. Lo rileva l’Ocse nel rapporto annuale sulla tassazione del lavoro da cui emerge che lo scorso anno i livelli di cuneo fiscale maggiori sono stati osservati in Belgio (53%), Germania (47,8%), Francia (47,0%), Austria (46,8%). Al cuneo italiano pari al 45,9%, nel caso di un lavoratore single con retribuzione media, si arriva sommando il 15,3% di incidenza dell’imposta sui redditi (Ocse 13%), il 6,6% di contributi a carico del lavoratore (Ocse 8,2%) e il 24% dei contributi a carico del datore di lavoro (Ocse 13,4%). Il costo annuale del lavoro nel caso del lavoratore medio single italiano risulta pari a 70.393 dollari a parita’ di potere d’acquisto contro i 60.522 dollari della media Ocse. Nell’area Ocse il cuneo fiscale dei lavoratori single senza figli che hanno un salario medio nazionale e’ pari al 34,6% del costo del lavoro nel 2022 e rispetto al 2021 e’ aumentato in 23 Paesi ed e’ diminuito in 11. La media Ocse del cuneo fiscale per questa tipologia di lavoro e’ aumentata di 0,04 punti percentuali nel 2022, dopo essere diminuita di 0,1 punti percentuali nel 2021.