“Siamo al fascismo degli antifascisti”. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in una intervista al “Foglio” cita Pasolini.
“E’ stato un intellettuale non certo di destra – dice il ministro – che visse sulla propria pelle, su quella della sua famiglia, il dramma dei totalitarismi del Novecento”.
Oggi sara’ a Subiaco, “nel mio paese natale, sul sagrato delle vittime del nazismo. Io sono un fervente e convinto sostenitore di chi sconfisse un regime autoritario. Non ho problemi a dirlo. Ma perche’ non si esce da questo delirio?”. Forse perche’ e’ il ministro della “sostituzione etnica”: “Ignoravo, nel senso che al contrario della sinistra non mi interessano e non mi appassionano, tutte le teorie complottiste. Distinguendo comunque tra razza ed etnie”. “Io – aggiunge – ho giurato sulla Costituzione, ed e’ il giuramento piu’ importante che ci sia, nelle mani del presidente della Repubblica. La sinistra dice che la Costituzione nasce dall’antifascismo. Ma non va bene. Perche’ qualsiasi cosa diciamo, la sostanza non cambia: per la sinistra e per un pezzo di opinione pubblica tu non devi esistere. Sono un democratico, ma non sono del Pd. Sono per la liberta’, sono contro tutti i regimi totalitari, a partire da quelli che ci furono in Italia. Sono tutte accuse strumentali”.