Di Vanni Vignes
C’é rammarico, inutile negarlo, per un pareggio arrivato dopo essere stati per ben tre volte in vantaggio, grazie alla tripletta messa a segno da Dia, sempre più gioiello della Salernitana e della serie A in generale. La Fiorentina è riuscita a riacciuffare i granata sempre grazie alle distrazioni dei padroni di casa, che hanno pagato evidentemente a caro prezzo l’infortunio di Gyomberg al decimo della prima frazione, che lo ha costretto a lasciare anzitempo il campo. Nonostante tutto però la Salernitana guadagna un punto dalla zona a rischio, grazie alla sconfitta dello Spezia a Bergamo con l’Atalanta. Paulo Sousa cambia uomini ma non assetto, dando una chance dal primo minuto a Mazzocchi, Bohinen e Maggiore in luogo Kastanos, Vilenha e dell’infortunato Candreva, ma i primi due, purtroppo, non ripagano il tecnico con la giusta prestazione. Nel complesso i granata hanno gestito senza particolari patemi la gara, dando l’impressione di poterla tranquillamente portare a casa. Le tre punte schierate da Italiano sono state bene assorbite dall’ottimo lavoro degli esterni Bradaric e Mazzocchi mentre la linea mediana ha goduto del costante e qualitativo lavoro in appoggio di Botheim, sempre più protagonista in questa squadra. La personalità, l’identità, la qualità di questa squadra continua a crescere partita dopo partita, anche quando Sousa ricorre a più o meno grandi rotazioni. La salvezza è sempre più vicina, e questa Salernitana, in ottica futura, può davvero pensare in grande.