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14 Novembre 2024

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Calenda: “No al presidenzialismo ma indicare il premier”

Il leader di Azione, Carlo Calenda, è chiaro “no al presidenzialismo. Sul presidente della Repubblica abbiamo segnato una linea rossa che non si può varcare”. Lo afferma al Corriere della Sera. “Siamo un Paese di guelfi e ghibellini dove l’unica istituzione in cui ci siamo riconosciuti tutti nel tempo è il presidente della Repubblica”, spiega. Sulle altre vie emerse durante il confronto con la presidente del Consiglio Meloni Calenda afferma che il sindaco d’Italia, proposto da Italia Viva “per noi è un modello possibile e auspicabile ma non è l’unico per dare stabilità e forza all’esecutivo. Si può fare come in Germania dove è prevista una sfiducia costruttiva e un tempo molto breve entro cui cercare una sostituzione al Cancelliere altrimenti si va a elezioni. Il pro del modello del sindaco è l’investitura popolare, il contro è che in Gran Bretagna, ad esempio, avremmo ancora Boris Johnson e in Italia non ci sarebbe stata la sostituzione Conte-Draghi”. E aggiunge: “Per noi l’importante è che ci sia un’indicazione del candidato premier e che quello poi sia incaricato di formare il governo. Successivamente va alle Camere per la fiducia e si fa la sua squadra, nomina i ministri e può revocarli”.

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