“Tornare alla politica, a quella vera” è la sintesi di Gaetano Amatruda sull’Avanti della Domenica diretto da Giada Fazzolari.
“Perché capiti – scrive fra le altre cose sul giornale del Psi – è necessario ripartire dal finanziamento pubblico alla politica, ai partiti ed alla editoria, e ritornare alle preferenze. Due sfide che viaggiano insieme e che sono indispensabili per superare le storture degli ultimi decenni. Senza il finanziamento pubblico i partiti sono, quasi totalmente, in mano ai privati che perseguono loro interessi.
Il finanziamento pubblico esiste, con regole diverse, in tutta Europa. C’è in Germania, proporzionato ai voti ricevuti ed alla capacità di coinvolgere i privati, c’è in Francia, misto ed aperto ai rimborsi elettorali, in maniera ‘simbolica’ nel Regno Unito.
L’Italia e’, in questo campo, una anomalia. Va superata. La democrazia ha un costo e qualcuno deve farsene carico”.
Per Amatruda, che dirige ‘Il Pezzo Impertinente’: “Serve supportare le campagne di comunicazioni, tradizionali e sui social, per arrivare a tutti gli italiani, serve sostenere ed incoraggiare le scuole di formazione politica per formare classe dirigente competente, serve finanziare l’editoria di partito perché dai social e dai selfie si passi al ragionamento, all’analisi, all’approfondimento”.
“L’Avanti, unico superstite ed animato da indiscutibile visione e audacia, lavori -è l’invito di Amatruda- più di altri per superare l’idea della politica ridotta a post e tweet. Si adoperi, in sintonia con la sua storia, per una grande mobilitazione delle coscienze. Sarebbe un bene, per tutti. Una battaglia di civiltà per restituire, dunque, autonomia alla politica. Ma non basta. Perché si recuperi credibilità e dignità, perché si torni alla selezione dei migliori, alla logica del consenso che premia le idee e l’impegno è necessario tornare alle preferenze e superare la barbarie delle liste bloccate, delle ‘porcate’ varie costruite negli anni”.