“Vogliono farci litigare”. Così il il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, alla Stampa commenta le polemiche nate dal dossier dei tecnici del Senato, in cui si criticava il testo dell’autonomia. “Quello è un testo tecnico come tanti altri – spiega – non gli si attribuisca un’importanza che non ha”. Ciriani non pensa ci siano tentativi nella maggioranza di ostacolare la riforma: “Non vedo manine o manone. È normale che su un provvedimento così atteso ci siano contributi tecnici, anche con un orientamento diverso da quello del centrodestra” aggiunge. Sarebbe utile “non cascare in questo tranello, con cui stanno provando a creare tensioni tra di noi. La volontà politica del governo e della maggioranza non è cambiata sull’Autonomia”. Il Parlamento “approfondisce, discute e apporta i suoi miglioramenti. Il tema poi è particolarmente complicato e qualche modifica sarebbe assolutamente normale. Non c’è nulla per cui stracciarsi le vesti”. E’ difficile, secondo Ciriani, dire se si riuscirà ad arrivare all’approvazione dell’Autonomia prima delle Europee: “Nessuno qui cerca di frenare, per evitare che venga approvata in vista delle Europee, ma si devono prima stabilire i Lep e garantire il loro finanziamento, e anche il Parlamento ha i suoi tempi”. Il ministro commenta poi anche le affermazioni sul tema del governatore del Veneto: “La riforma fa parte del programma di centrodestra. Zaia dice cose ovvie, non vedo il problema. La volontà del governo di porre l’autonomia come una questione centrale è evidente. Autonomia e riforme – sottolinea – insieme si tengono e insieme andranno avanti”.