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15 Novembre 2024

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De Luca: “Sull’autonomia il Senato fa rilievi che sollevo da tempo”

“Sull’autonomia differenziata è tornata la polemica dopo la relazione dell’ufficio tecnico del Senato che ha criticato il decreto del Governo prima delle elezioni regionali in Lombardia. Non ho letto le carte ma so che sono i rilievi che faccio io da un anno”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca nella sua rubrica social del venerdì. De Luca ha elencato i suoi rilievi: “manca un fondo nazionale – ha detto – per la perequazione, se dobbiamo avere una definizione dei Lep, cioé livelli essenziali delle prestazioni per garantire a tutti i territori lo stesso livello di prestazioni statali ci sono Regioni in ritardo e servono risorse per recuperare. Poi c’è il tema fiscale in alcune regioni del Nord che pensano di trattenersi la gran parte del gettito fiscale presente nei loro territori. Se li trattengono accentuiamo le difficoltà e il divario del sud, che ha meno entrate fiscali. La terza criticità sono i contratti integrativi regionali su sanità e scuola. Siccome c’è poco personale sanitario nelle Regioni del nord possono fare contratti regionali integrativi dando 2.500 euro in più al mese a chi va a lavorare da loro, questo sarebbe il disastro per il Sud. Queste le ragjoni semplici per cui stiamo combattendo. L’autonomia delle Regioni è essenziale ma va fatta in maniera responsabile per garantire la perequazione, per non spaccare l’Italia. Oggi invece siamo di fronte a un tentativo di centralizzazione burocratica che è un disastro peggiore. Il Pnrr è prova che quando si gestisce tutto a livello centrale si va al disastro”. “Dobbiamo essere uniti – ha detto De Luca – contro la palude burocratica ministeriale e avere un livello efficace di decentramento e autonomia regionale, poi vinta questa battaglia faremo una battaglia regionale per decisioni rapide, meno burocratismo ma senza mettere in discussione l’unità d’Italia e il diritto dello stesso livello di prestazioni e servizi dal Piemonte alla Sicilia. Combattiamo per l’inconcludenza del Governo e per avere le risorse di cui hanno diritto nostri cittadini visto che nel centronord ci sono 17000 euro l’anno di spesa pubblica per ogni cittadino e in CAMPANIA ce ne sono solo 12000”.

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