“Credo che il dialogo tra le forze culturali e politiche che si rifanno alla tradizione popolare e Fratelli d’Italia, che è una grande proposta politica conservatrice, sia fondamentale. L’alleanza tra conservatori e popolari rappresenta una sfida interessante sia per l’Italia sia per l’Europa. A una condizione, però: le forze centriste non devono rincorrere i conservatori ma devono tornare a pensare alla loro tradizione, proiettandola verso il futuro”. Così Maurizio Lupi, presidente di Noi moderati, al Corriere della Sera, alla vigilia del congresso. “La stabilizzazione di una proposta di governo del centrodestra, non nel breve, ma nel medio e lungo periodo, è data solo da una forte connotazione moderata. Se si fa sparire, si rischia di avere una proposta di governo del Paese incompiuta. Il compito politico che ci diamo è ridare forza a quella proposta” ha continuato Lupi che su Matteo Renzi dice: “In molti hanno pensato, dopo anni di governi non politici, che il bipolarismo fosse superato, ma non è così. Gli italiani hanno scelto il centrodestra e il centrosinistra è andato all’opposizione”.
“Il centro, al di fuori di queste due proposte politiche che ormai caratterizzano le democrazie moderne, non ha più uno spazio. Diventa un’operazione politica astratta, tant’è vero che Calenda e Renzi, dopo le elezioni, sono implosi. Per cui dovranno scegliere – spiega – se stare con il Pd o con il centrodestra. Se Renzi optasse per questa seconda soluzione, per lui c’è già uno spazio a cui potersi aggregare, che è il nostro”.
“Il nostro primo lavoro è quello di rafforzare la proposta politica del centrodestra, in cui siamo da trent’anni. Il dialogo è poi con tutti quelli che vogliono rafforzare la proposta moderata nel centrodestra. Dobbiamo dare forza alla nostra identità con le nostre proposte, perché la sfida è quella del governo. Dobbiamo dimostrare di saper cambiare l’Italia già da oggi. Ed è il titolo del nostro congresso: Il futuro è adesso”