Questa mattina, mercoledì 24 maggio, nell’Aula Cilento dell’Università degli Studi di Salerno, si è tenuto il convegno di studi dal tema “Digitalizzazione e transizione energetica”, organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche UNISA.
Dopo i saluti istituzionali di Vincenzo Loia – Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Salerno, Giovanni Sciancalepore – Direttore Dipartimento di Scienze Giuridiche, Francesco Fasolino – Presidente Consiglio Didattico Dipartimento di Scienze Giuridiche, Raffaele D’Alessio – Direttore Dipartimento di Scienze Aziendali – Management e Innovation Systems, sono intervenuti: i professori UNISA, Francesco Buonomenna, Giorgio Giannone Codiglione e Valerio Antonelli, Domenico De Rosa – Presidente SMET Group, Massimiliano Gambardella – University Relations Manager di PagoPA Spa, Paolo Pietrogrande, Managing partner Netplan Management Consulting.
Ha presieduto Remo Morzenti Pellegrini, Vicepresidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione.
Le conclusioni sono state affidate a: Maria Paola Quaglia – responsabile Affari Legislativi ENEL e Alessandro Moricca – Amministratore unico PagoPA Spa.
“Il convegno di studi – ha spiegato il direttore Sciancalepore, al quale è stata affidata anche l’introduzione dell’evento – rappresenta la conclusione del primo triennio del Corso di Laurea in Giurista d’Impresa e delle Nuove Tecnologie. Questo Corso di laurea, a numero chiuso, al quale hanno partecipato studenti anche di altre regioni, è uno dei pochi corsi italiani con questo indirizzo. Come ateneo salernitano, abbiamo lavorato anche su una intensa attività di formazione con professionisti, manager, esperti del settore nazionali ed internazionali. I nostri laureati, a fine Corso, avranno acquisito una formazione didattica e professionale già molto importante che li farà accedere in modo brillante nel mondo del lavoro.
Il Convegno, momento celebrativo e necessario di questo triennio che sta volgendo al termine, percorre temi quanto mai essenziali e attuali che noi, come Dipartimento, stiamo solcando concretamente. Lavoriamo sempre più in un’ottica di rafforzamento con il territorio, con soggetti istituzionali e privati che impegneranno i nostri giovani in percorsi formativi e professionali importanti per il loro futuro. Non a caso, molti dei relatori presenti oggi, rappresentano già realtà con le quali i nostri allievi si rapportano in una interlocuzione proficua e preziosa”.
“Il tema trattato oggi in questo convegno di studi, – ha sottolineato Domenico De Rosa – Presidente SMET Group – è quanto mai attuale e importante. Le aziende, per competere nel mondo globale, devono adeguarsi a questi nuovi strumenti che migliorano l’esperienza produttiva, creando migliore efficienza in tutti i processi aziendali.
La trasformazione digitale si basa sulle nuove tecnologie ma anche sulla capacità di creare nuovi modelli di business e sulla ridefinizione delle preesistenti strutture organizzative e sulla stessa cultura aziendale che va rimodulata.
Troppe volte ho sentito la frase che nel Mezzogiorno manca tutto. Ai giovani e agli imprenditori io rispondo che se non abbiamo nulla, allora possiamo fare tutto. Dove non c’è nulla, tutto è possibile.
Consideriamo che nel Sud, l’intelligenza artificiale ha una percentuale di applicazione in una media standard con il resto d’Europa, non è pensabile che ci chiudiamo a pensieri pessimistici.
Noi dobbiamo proporci come traino dell’intero Paese, come locomotiva dell’Italia e non come vagone che viene trainato.
È proprio per questo che, come Gruppo Smet, investiamo nella formazione dei giovani e abbiamo un interessante rapporto di collaborazione con questo innovativo Corso di Laurea di cui si sta concludendo questo primo ciclo. Siamo sempre aperti e interessati ad investire nella cultura e nella formazione delle nuove generazioni. Senza questo passaggio, che vede protagonisti i giovani, l’Italia non potrà porsi in posizioni privilegiate nello scacchiere europeo”.