Sul Pnrr si è avviato un confronto, autentico e franco, fra la Corte dei Conti ed il Governo.
Al netto della solita posizione, supina ed ideologica della sinistra che scodinzola ai piedi delle toghe, si registra una posizione saggia e ragionevole del Ministro Raffaele Fitto.
Il confronto avviato non scivoli verso la illogica contrapposizione, non si esaurisca nella indifferenza, ma sia foriero di riflessioni ed atteggiamenti nuovi.
I controlli della Corte dei Conti sono preziosi ma avvengano non a monte delle opere publiche ma a valle, non siano preventivi e soprattutto figli del pregiudizio verso la cosa pubblica.
Non sia azione tesa a bloccare e scoraggiare i pubblici amministratori ma contorno capace di assicurare velocità e trasparenza.
Le toghe siamo protagonista di azioni di reale collaborazione. Si archivi la logica punitivi e quella che, troppo spesso, privilegia il tecnicismo, la forma sulla sostanza.
I buoni propositi de procuratore generale della Corte dei Conti, Angelo Canale, siano la base di una stagione nuova di sinergia istituzionale e non la ricerca di vecchi e non più sopportabili ‘protagonismi’.