La lettera aperta
E no, il gioco secondo il quale le mie parole siano frutto di invidia non regge.
Non con me che con questo sentimento ho ben poco a che fare.
Perché, sono una ventisettenne qualunque che è consapevole di non essere mai stata bella in senso fisico ed ha accettato la cosa meglio di quanto si possa immaginare e, soprattutto, della propria vita ha scelto di fare qualcosa di migliore dell’esporre il proprio corpo sui social.
Il mio dissenso verso la pubblicazione della tua foto nasce, quindi, dall’essere una donna che ha sempre combattuto con le donne, per le donne, affinché a queste ultime vengano date le opportunità che le spettano e la si smetta di volerle sempre un passo indietro agli uomini.
Perché, si, è di questo che le donne hanno bisogno.
Hanno bisogno di essere prese in considerazione per quello che sono capaci di fare, per le proprie competenze. Hanno bisogno di essere rappresentate nei contesti istituzionali, di non essere più considerate persone di serie B.
Hanno bisogno di qualcuno che sia per loro un esempio da seguire e non di qualcuno che disonori tutte le lotte che hanno fatto e ancora fanno per arrivare fino a qui.
Invece, tu, cara Chiara, hai fatto proprio questo. Hai disonorato ogni nostra battaglia.
Cosa aspetti a chiederci scusa?
Da donna seguita da tantissime altre donne, avresti il dovere di farlo.
Avresti il dovere di ammettere che le tue pose nuda abbiano poco a che fare con la Libertà e siano puro esibizionismo di cui non abbiamo bisogno.
Pensaci, Chiara!
L’occasione di fare la differenza è davanti a te: falla chiedendo scusa a tutte le donne che, quando si parla di battaglie di libertà, del tuo corpo nudo, proprio non sanno cosa farsene.
Cordialmente
Anna Adamo