“Il governo Meloni sta disponendo tutti i controlli necessari per la migliore gestione del PNRR. E sta rispettando soprattutto le regole disposte dall’Unione Europea. Tuttavia la Procura Nazionale Antimafia si rivela una fucina di futuri esponenti politici della sinistra”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
“Voglio ricordare – dice – che gli ultimi tre Procuratori nazionali si sono tutti candidati nelle file della sinistra. Entrando in Parlamento e sostenendo, legittimamente, tesi di parte. Viene il sospetto che avessero le stesse idee di una parte politica anche quando ricoprivano quella carica. È certamente però inquietante che, lo ribadisco, gli ultimi tre Procuratori Nazionali Antimafia si siano tutti e tre candidati in parlamento nelle file della sinistra. Melillo si sta proponendo per essere il quarto della serie, per realizzare un poker di procuratori nazionali antimafia che passano direttamente dalla toga alla militanza politica con la sinistra? L’hanno già preceduto Grasso, Roberti e Cafiero De Raho. Perché il senso di alcune interviste sembra più quello di proiettare queste persone, che hanno già ricoperto incarichi importanti di collaborazione con ministri della sinistra, verso una ulteriore carriera politica. Credo che Melillo abbia molte cose da fare, ha tutto il diritto di dire quello che pensa, ma anche noi abbiamo il diritto di dire quello che pensiamo. Viva il libero Parlamento. Viva la separazione dei poteri. Basta con la confusione dei ruoli. I magistrati facciano il loro mestiere e meditino sugli scandali che hanno travolto il mondo togato negli anni recenti, con la vicenda eclatante del CSM. Verrebbe da chiedere se chi stava nei ministeri in funzioni apicali, avendo messo la toga nell’armadio, si era accorto di qualcosa? O no? Basta, basta, basta con questa confusione tra magistratura e politica”.