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17 Novembre 2024

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Ferrante: “Grazie Presidente, resto un soldato”

“Ci siamo visti qualche giorno fa. Una delle tante colazioni di lavoro cui mi invitava. Mi ha parlato di riorganizzazione, dell’obiettivo di radicare il partito in ogni comune, del rilancio dei Club Forza Silvio, delle prossime elezioni europee e della necessità di liste competitive. Gli ho parlato della 2 giorni del tesseramento ed insieme abbiamo scelto i volantini più adeguati. Anche quella volta mi ha deliziato con una lezione di geopolitica (la sua passione): dall’importanza dell’Europa unita, al pericolo imperialista cinese passando per i rischi dei conflitti tra grandi potenze”. Così in una nota il sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e ai Trasporti e responsabile del tesseramento per il partito azzurro, Tullio FERRANTE, ricorda la figura di Silvio Berlusconi. “Arrivata la sera -rivela FERRANTE– ed il momento di congedarmi, con aria rigorosa mi disse: ‘dove c***o vai? Non abbiamo finito’. Ed io: ‘Presidente domani ho le interrogazioni parlamentari in Aula, non possiamo sfigurare”. E lui: ‘Hai ragione, buon viaggio. Ci vediamo presto’. Ma questa mattina, Presidente, ci ha fatto un brutto scherzo. E’ andato via in punta di piedi, senza avvisarci, con uno dei tanti colpi di scena cui ci ha abituati negli ultimi 30 anni. Del resto la sua imprevedibilità non metteva in conto dipartite programmate. Ma ora da lassù non Le venga in mente di non assisterci: ci dovrà dotare di un pò della sua grinta, della sua tenacia, della sua positività per continuare a combattere e vincere le battaglie in cui credeva e per le quali ci ha scelti nella sua grande famiglia politica”. “Presidente -continua l’esponente azzurro- grazie per aver creduto in me. Grazie per avermi fatto sentire a casa. Grazie per avermi dato l’onore di interloquire con l’Uomo che ammiravo sin da adolescente e che ha cambiato e segnato la storia d’Italia. Grazie per avermi dato quelle sicurezze e quella fiducia in me stesso che ho cercato per una vita intera. Faccia buon viaggio verso la casa del Signore che, sono certo, La accoglierà a braccia aperte col sorriso che solo Lei era capace di strappare agli interlocutori. E sappia che questo non è un addio perché nei nostri cuori, nelle nostre menti, nel nostro agire quotidiano, anche quando sarà buio e non scorgeremo l’approdo, sarà la Sua bussola – la bussola della libertà – a guidarci e condurci nel porto più sicuro. Con affetto immenso ed infinita gratitudine. Un suo soldato”, conclude FERRANTE.

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