“Con Silvio Berlusconi ho parlato l’ultima volta mercoledi’ della scorsa settimana, illustrandogli nei dettagli la riforma che oggi il ministro Nordio portera’ al Consiglio dei ministri” dice al “Corriere della Sera” il viceministro della Giustizia Paolo Sisto, deputato di Forza Italia.
“Mi ha detto di andare avanti, ringraziando per il lavoro svolto e assicurandomi che sarebbe stato sempre al nostro fianco. Ci saremmo dovuti rivedere a cose fatte, poi e’ successo l’irreparabile. Anche per questo penso sia giusto dedicargli questa riforma, perche’ e’ nel segno dei suoi valori e dei principi del giusto processo”.
L’abuso d’ufficio? Gli amministratori devono poter agire correttamente, senza la paura della pendenza processuale. Togliamo di mezzo una norma dannosa oltre che inutile, visto che e’ dispendiosa e produce risultati minimi o insignificanti
Poi spiega dell’abolizione dell’abuso d’ufficio e del giusto processo: “C’entra perche’ si ribalta la ‘presunzione di sospetto’ nelle pubbliche amministrazioni ripristinando il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva. Gli amministratori devono poter agire correttamente, senza la paura della pendenza processuale. Togliamo di mezzo una norma dannosa oltre che inutile, visto che e’ dispendiosa e produce risultati minimi o insignificanti: 18 condanne nell’ultimo anno a fronte di oltre 5.000 procedimenti avviati”. Pero’ i magistrati interpellati ritengono che senza quel reato non si avranno piu’ strumenti per controllare certi comportamenti. “Noi non lo crediamo, e l’opportunita’ di modificare o abolire certi reati non si misura sulle opinioni, bensi’ su dati e statistiche. Se l’abuso d’ufficio produce migliaia di procedimenti che finiscono nel nulla, provocando il danno politico di distruggere carriere e reputazioni, quel reato si cancella. Noi ascoltiamo tutti, ma poi traiamo le nostre conseguenze. Come ha rimarcato il presidente Mattarella, con la separazione dei poteri e’ il Parlamento che fa le leggi, non di certo la magistratura”.
Il procuratore Raffaele Cantone, gia’ presidente dell’Anticorruzione, segnala che l’abuso d’ufficio e’ un ‘reato spia’ della corruzione. “Lui ragiona con la logica del pubblico ministero e dice, autorevolmente, la sua. Noi, diversamente, abbiamo valutato che questo reato non costituisce piu’ alcuna barriera contro la corruzione, ma penalizza condotte che poi si rivelano del tutto lecite, bloccando l’economia del Paese e il corretto rapporto tra cittadino e Pubblica amministrazione. Sindaci e dirigenti vivono condizionati dal timore di incappare in un reato pericolosamente largo, finendo indagati per atti compiuti adempiendo al proprio dovere”. Il vice ministro osserva infine che “questa e’ una riforma voluta dal governo e da tutti i partiti che lo sostengono. In verita’ noi di Forza Italia su certi temi saremmo intervenuti con un’impronta ancor piu’ garantista, ma ci siamo attenuti alle indicazioni del ministro Nordio e alle mediazioni con i colleghi di coalizione. In ogni caso si va nel senso di far recuperare ai cittadini la fiducia nella giustizia”, ha concluso Sisto.