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15 Novembre 2024

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Sii è svolta a Caserta una tre giorni per cercare di fornire soluzioni sempre più molteplici ai bisogni dei pazienti geriatrici

Fornire soluzioni sempre più molteplici ai bisogni dei pazienti geriatrici con un team multispecialistico e multidisciplinare. È questo uno degli obiettivi della Società Scientifica Italiana Otoneurogeriatria che ha organizzato il secondo Congresso nazionale Siong tenutosi a Caserta, dal 21 al 23 giugno. Una tre giorni voluta da tutto il consiglio direttivo, composto dal neurologo Pasquale Alfieri, dall’otorinolaringoiatra Sabatino Leo e dal geriatra Salvatore Putignano, attuale presidente in carica.”La nostra società riunisce tre specialità e sono gli otorini, i neurologi e i geriatri. – spiega il presidente Salvatore Putignano – Perché? Semplicemente perché c’è un invecchiamento della popolazione, sono aumentati gli anziani, in particolare gli ultraottantenni, sono aumentate le malattie croniche che hanno sostituito quelle acute. E la cosa più logica è affrontarle in un modo multidisciplinare, perché ci troviamo di fronte ad una complessità. E questo è stato come dire uno dei primi tentativi di mettere insieme delle discipline scientifiche specialistiche e affrontarle con un team multidisciplinare. Poi nulla vieta che questa strategia possa essere allargata ad altre discipline sempre per garantire il benessere del paziente anziano”.La comorbidità, con la conseguente complessità delle manifestazioni cliniche, caratterizza, da un lato, e rende sempre più difficoltoso dall’altro, l’approccio diagnostico e terapeutico nel paziente anziano e, per questo, richiede in maniera sempre più pressante, la necessità di una semplificazione operativa. 
Ma qual è il ruolo degli otorini in questa società? A spiegarlo nella tre giorni appena conclusasi è stato il dottor Sabato Leo… “Gli otorini non lavorano soltanto negli ospedali e quindi non si occupano soltanto di tonsille ed adenoidi, ma gli otorini lavorano anche e soprattutto sul territorio e sono strettamente in contatto con altri specialisti e con tutta la medicina del territorio a cominciare dai medici di medicina generale e proprio da questa sinergia, ci siamo resi conto che ci sono molte patologie in comune tra queste tre branche di cui ci occupiamo e questo ha fatto sì che, i pazienti vengono presi in carico prima e le problematiche individuate prima, per poi continuare ad essere seguiti dal medico di medicina di base”. Nella tre giorni si sono incontrati diversi professionisti di varie branche della medicina affrontando le principali patologie nel paziente anziano, che troppo spesso si trova a consultare più specialisti senza arrivare ad una diagnosi definitiva…”Da qui l’idea – spiega il dottor Pasquale Alfieri – di metterci insieme e di affrontare in maniera multidisciplinare le patologie che spesso colpiscono questa fascia di popolazione. Teniamo presente che spesso i soggetti anziani presentano fenomeni di neurodegenerazione. Il discernere tra quello che è un aspetto francamente patologico da una condizione di invecchiamento diciamo per certi versi fisiologico fa parte proprio della sensibilità del neurologo clinico”.

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