“E’ finito il mito dell’unita’ della Russia di Putin. Questa escalation interna divide lo schieramento militare russo. E’ l’esito inevitabile quando si sostiene e finanzia una legione di mercenari”. Lo sottolinea il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a “Il Messaggero” dopo il tentato golpe della Wagner in Russia. Una svolta per la guerra in Ucraina? “Una cosa e’ certa – rileva Tajani – oggi il fronte russo e’ piu’ debole di ieri. Mi auguro che la adesso la pace sia piu’ vicina. Attendiamo di capire le prossime mosse della Russia in Ucraina”. Il ministro ha poi ribadito che “seguiamo con attenzione” la situazione in Russia “per garantire l’incolumita’ di piu’ di 5.400 italiani presenti in Russia e ci sono stati contatti con la diplomazia russa per assicurare l’integrita’ delle nostre strutture diplomatiche e consolari”. Per Tajani l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca “si e’ rivelata un boomerang per Putin. I russi non sono riusciti a vincere, hanno fallito la guerra lampo. Adesso pagano i problemi e le contraddizioni dell’apparato militare”. La controffensiva ucraina “speriamo proceda ancora piu’ spedita e che gli ucraini riconquistino la loro indipendenza”. La Crimea e’ un obiettivo legittimo? “Il primo obiettivo – ha risposto il ministro degli Esteri – e’ riportare le truppe russe alle posizioni del 24 febbraio di un anno fa. E’ chiaro pero’ che nessuno ha mai riconosciuto la Crimea come parte della Federazione russa”.