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17 Novembre 2024

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Celano dice no al libro di Quagliariello a Salerno. In campo, per le libertà e la cultura, Casciello ed Amatruda

“Ritengo che la presentazione di questo libro a Salerno, a pochi passi dal luogo in cui “nacque” la Salernitana, presso la sede della Pinanoteca Provinciale, con la presenza ed i saluti del delegato alla cultura della Provincia, sia assolutamente inopportuna e possa essere percepito come una provocazione dai tifosi della Salernitana”. Cosi il conigliere comunale di Forza Italia, Roberto Celano sulla presentazione del libro di Gaetano Quagliariello “Scusa Papà ma tifo Napoli” in programma il prossimo 29 giugno presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno.

“Mi chiedo, ma un libro del genere non sarebbe più giusto e proficuo anche per l’autore presentarlo a Napoli? Difendo sempre la “libertà” di ciascuno di tifare per chi vuole e di parlare liberamente di ciò che ritiene. A volte, però, ci vorrebbe un pò di buon senso, anche da parte di certe Istituzioni…” conclude nel post. 

Diversi i sostegni al post del consigliere ma più forte è stata l’indignazione. 

“Ho letto, come molti di voi, il post del consigliere comunale Roberto Celano, che arriva secondo dopo quello di Antonio Cammarota. In entrambe i casi l’oggetto del contendere è il binomio: tifo e letteratura. Ora, non vorrei scomodare lo scrittore argentino Osvaldo Soriano – l’altezza del contendere, perdonatemi il gioco di parole, non è all’altezza dei soggetti citati-, per altro la nazionale italiana, ovviamente di calcio, degli scrittori credo sia ancora a lui titolata, a Osvaldo Soriano. Questo giusto appunto per comprendere l’universalità dello sport, che dovrebbe vivere sì di sfottò, ma non di barriere. Ma così non è” ha scritto Gigi Casciello, giornalista e gia’ parlamentare. 

“Ora, capisco che si è sempre a caccia di visibilità. Che se è andata bene a Cammarota – con un dibattito animato su tutte le testate locali – potrebbe andare bene anche a me. Ma ho sempre pensato che fosse opportuno che un politico, la visibilità – ha sottolineato – se la guadagnasse occupandosi di politica e non facendo bassa letteratura social. Che tanto, parafrasando Warhol, 15 minuti di gloria Facebook non li nega a nessuno e forse, con questo post, anche io contribuirò per 30 secondi a regalare visibilità”.

“Insomma, io che sono tifoso della Salernitana, io che sono tifoso del Napoli, io che sono tifoso dell’Inter, io che sono tifoso della Roma, io che sono tifoso della First Eleven (questa solo per veri intenditori), un po’ mi girano le palle di essere utilizzato come merce per racimolare visibilità. Da tifoso, insomma, amerei – ha concluso – che si parlasse di calcio e non si speculasse su scrittori e libri. Da tifoso mi basta festeggiare la Salernitana che resta in serie A, che il Napoli ha vinto lo scudetto, che l’Inter è arrivata avanti al Milan, che la Roma è entrata in Europa League e che la First Eleven beccò una sonora sconfitta da una squadra di marxisti proveniente dal nord di Londra. No di questo non mi va né di festeggiare né di parlarne”.

Critico con Celano anche il direttore de ‘Il Pezzo Impertinente’. 

“Sono un liberale vero e trovo provinciali e stomachevoli – ha detto Amatruda – le polemiche sulla presentazione di un libro. Mi spiace sia Roberto Celano, dirigente politico e consigliere comunale, il protagonista di questo scivolone. Salerno deve essere una grande citta, europea, moderna. Un luogo aperto al confronto, all’accoglienza, terreno fertile per idee e pensieri diversi”.

“Gli anatemi contro un libro rischiano di rappresentare una citta chiusa ed ottusa. Salerno non è e non può essere – ha aggiunto – questa roba qui, non può essere la citta che dice no a Maurizio De Giovanni, che si ribella alla presentazione di un volume che racconta la storia di un bimbo, un adolescente, che tifa Napoli e del suo rapporto con il papà”.

“Il calcio deve unire, la cultura abituare alle diversità, allenare al pensiero. Chi si oppone a questa narrazione vive nel Medioevo” ha concluso. 

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