Vincenzo De Luca sul partito democratico ha indovinato, ancora una volta, la linea. La stagione di Elly Schlein sta finendo prima di iniziare, è lontana anni luce dalla opzione riformista.
Il Governatore non ha mai creduto alla nuova segretaria, anche quando altri si illudevano, anche quando radical chic e salotti romani facevano il tifo.
La linea radicale ed ideologica, non ragionata e laica, sui diritti civili, l’incapacità di sintonizzarsi sui temi veri che interessano le famiglie ed i lavoratori, le associazioni e le imprese, l’ammucchiata del campo largo, raccontano il disastro.
De Luca lo ha visto prima di altri ed ha atteso. Non ha fatto, nell’immediatezza della elezione, la corsa al recupero. Ha atteso, quando altri gli suggerivano di costruire un rapporto, attenderà ancora. I fatti gli daranno sempre più ragione.
La sua lettura, nella base del Pd e fra i dirigenti, è destinata a trovare terreno fertile.
Nelle prossime settimane, nei prossimi mesi dovrà pero raccogliere adesioni sulla sua linea. Le elezioni europee saranno l’occasione per farlo. De Luca, non è tipo che sta alla finestra, si inventerà qualcosa. Lo potrà fare lontano dal Pd (ma è più difficile) o misurandosi, su qualcuno di Salerno riconducibile a lui, nella lista di partito.
I numeri, che arriveranno dal suo territorio e da ogni comunità del Sud, daranno ragione al suo ragionamento, al suo spazio politico. Sarà, la tornata elettorale, più forte di ogni Congresso.
