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2 Aprile 2025

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Landini detta la linea alla sinistra: troppo precarietà nel lavoro, serve il salario minimo

 “Il salario minimo orario legale deve essere parte di un intervento legislativo che dà valore generale ai contratti nazionali per tutti, in tutti i settori e per tutti i lavoratori, autonomi inclusi”. Così a Repubblica il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. A queste condizioni, dice, la proposta delle opposizioni è “uno strumento, un passo avanti”. Il governo, dice ancora, “non pensi di risolvere l’emergenza dei salari più bassi d’Europa solo con il taglio del cuneo o inventandosi gabbie salariali. È il momento di applicare la Costituzione. Con una legge che misuri la rappresentanza e assegni i diritti ai lavoratori di votare gli accordi che li riguardano ed estenda erga omnes i contratti nazionali. Nei contratti non c’è solo il trattamento economico minimo. Tredicesima, maternità, ferie, malattia, infortuni, welfare. Il salario minimo orario è utile, ma l’obiettivo finale è più ampio: cancellare i contratti pirata e i contratti di lavoro precari”. Rispetto alla posizione di Meloni “se la premier crede nella contrattazione, perché non ha messo un euro per rinnovare i contratti pubblici? Perché contrappone i benefici fiscali al rinnovo dei contratti? Anziché applicare la Costituzione per migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini, continua ogni giorno a volerla cambiare: prima con le proposte per l’autonomia differenziata e il presidenzialismo. Ora con un attacco violento e inaccettabile alla magistratura di berlusconiana memoria. È una ragione in più per scendere in piazza il 30 settembre”.

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