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18 Novembre 2024

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Decadenza Nonno? La resa della politica e lo schiaffo alla democrazia

La politica, ancora una volta, subisce la Magistratura. Ancora una volta, debole e senza autorevolezza, rinuncia alla autonomia. È la sintesi del caso Nonno.
La Giunta per le elezioni del consiglio regionale della Campania (13 componenti presenti, 9 voti) ha deliberato la decadenza dello storico esponente di Fratelli d’Italia. Paure, giochi traversali, piccolo cabotaggio, sono stati elementi centrali.
Il Consiglio regionale, come da regolamento, effettuerà una mera presa d’atto della delibera di giunta.
Marco Nonno è sospeso dal gennaio dell’anno scorso, per effetto della legge Severino, a causa di una condanna per resistenza a pubblico ufficiale aggravata. Il consigliere regionale fu invece assolto dall’accusa di devastazione, per la quale riportò una condanna in primo grado a 8 anni e sei mesi.
Più forte, dunque, e per l’Impertinente è un errore, il bizantinismo della Severino rispetto alla volontà popolare.
Nonno ha pagato, doveva rientrare perché in democrazia la volontà popolare deve essere, in alcune circostanze, più forte dell’impedimento tecnico.

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