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20 Settembre 2024

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Mulè: “La sinistra pontifica ma ha brutalizzato Falcone e Borsellino”

“La sinistra, politica e giudiziaria, ha sempre cercato di appropriarsi della memoria. Anche se coloro di cui oggi si erge a paladina, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, da vivi li brutalizzò”. Così il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè (Forza Italia), su Libero, ricorda “gli attacchi violenti all’indirizzo di Falcone” ad opera della ”filiera dell’antimafia, la sinistra della Rete di Leoluca Orlando e Alfredo Galasso e dalla corrente di sinistra dell’Anm, Magistratura democratica”, dice Mulè, “Falcone fu accusato di essere diventato amico della politica, di aver smarrito l’indipendenza e l’autonomia del magistrato” e “di aver gestito male le inchieste sugli omicidi Reina, Mattarella e La Torre: arrivarono a dire, testualmente, che aveva ‘tenuto le prove nei cassetti’, che cioè aveva insabbiato”. Borsellino, poi, “fu accusato di essere strumento per voler sottomettere, in maniera surrettizia, il pm all’esecutivo” continua Mulé che aggiunge: “a chi pontifica dico: andatevi a rileggere le audizioni di Falcone e i verbali del Csm. Falcone fu umiliato dai suoi colleghi della sinistra giudiziaria. L’unico che non lo attaccò fu Gian Carlo Caselli”.

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