“Nordio ha predisposto un primo disegno di legge che su abuso d’ufficio e traffico di influenze ricalca le nostre posizioni. Le preoccupazioni di parte della minoranza mi sembrano pregiudiziali. Sulla seconda puntata, poi, la separazione delle carriere dei magistrati, siamo in attesa della proposta del ministro. Ma anche questo è un punto cardine del programma di Azione. Bisognerebbe, certo, evitare scontri con la magistratura”. Lo dice al Corriere della Sera l’ex ministra Mariastella Gelmini, deputata di Azione. Più che del rischio la cancellazione dell’abuso d’ufficio possa indebolire la lotta alla corruzione, “penso che dovremmo essere preoccupati piuttosto del dato che vede migliaia di fascicoli aperti per questo reato e pochissimi processi, con ancor meno condanne” aggiunge. Azione ha anche bocciato insieme al centrodestra, la direttiva europea contro la corruzione: “La materia penale è e deve rimanere appannaggio dei parlamenti nazionali” commenta. Venendo all’autonomia differenziata “nel Pd mi pare prevalga un pregiudizio ideologico”. Il disegno di legge Calderoli “ha ampi margini di miglioramento. Se opportunamente ricondotto in un quadro di solidarietà nazionale e proporzionato gradualismo, potrebbe ricucire il Paese, non allargare il divario”. L’ex ministra chiede “alla maggioranza di governo di discutere in parlamento gli emendamenti che abbiamo presentato”. “Azione comunque non si sposta da nessuna parte. Noi siamo al centro dello schieramento e vogliamo superare il bipopulismo”. Per quanto riguarda infine la mozione di sfiducia alla ministra del Turismo Daniela Santanchè, “non parteciperemo al voto .Non sottoscriviamo e non votiamo a favore di mozioni di sfiducia individuali. Non è questa la strada”.