“Le elezioni politiche in Spagna ci inducono ad alcune importanti riflessioni. Il Partito Popolare guidato da Feijoo, succursale spagnola del PPE e storico alleato di Forza Italia, diventa primo partito, recuperando quasi 3 milioni di voti rispetto alle ultime elezioni del 2019. A conferma del fatto che gli elettori apprezzano l’equilibrio, l’affidabilità, la serietà delle tradizionali forze politiche liberali e riformiste di centrodestra”. Lo afferma in una nota Tullio Ferrante, deputato di Forza Italia e sottosegretario alle Infrastrutture. “I socialisti, dopo le esperienze di governo, in Spagna come in Italia, vengono bocciati dagli elettori che – aggiunge – ne respingono le ricette in tema di politica economica, fiscale e sociale, immigrazione ed ordine pubblico, giudicandole fallimentari. Con la differenza, tuttavia, che in Spagna quando perde importanti elezioni amministrative, la sinistra dà la parola agli elettori e non si abbarbica alle poltrone. Le ali estreme, pur mantenendo uno zoccolo duro di elettorato, perdono terreno lasciando sul campo le ambizioni di governo”. “Il centro terzopolista, alla Renzi e Calenda per intenderci, non esiste ed è costretto – osserva Ferrnte – a cercare casa nei partiti tradizionali. In altre parole gli elettori continuano a credere fermamente nel bipolarismo. Le elezioni nella vicina Spagna, dunque, forniscono a Forza Italia un importante segnale in vista delle prossime elezioni europee: la via imboccata prima dal presidente Silvio Berlusconi ed oggi dal segretario nazionale Antonio Tajani è quella giusta: saldo ancoraggio al centrodestra di cui siamo fondatori e pilastro essenziale, senza venir meno all’affermazione costante della nostra identità popolare e liberale. Proseguendo su questa strada il futuro non potrà che riservarci piacevoli sorprese”, conclude.