M’ha donato un’ansia di volo il mare, m’ha donato un sogno». È con i versi del compianto Mario Benincasa, saggista e poeta, che Cetara presenta il “Bellissimo Festival” per una tre giorni di puro divertimento con musica, expo e fitness. Prodotto da Dissonanze s.r.l.s. e dall’associazione culturale ambientarti, con il sostegno del Comune di Cetara, il festival si prepara letteralmente a cavalcare l’onda della contemporanea italo-wave con una line-up che intende valorizzare ed esaltare il panorama dell’Arena del Porto, uno spazio unico nel suo genere per la straordinarietà della posizione e del panorama. La piattaforma “On Waves” è stata voluta dal sindaco Fortunato della Monica ed è quindi divenuta oggetto di un serio progetto di costruzione di un efficace settore Turismo e Spettacolo da parte del consigliere Daniele Luigi D’Elia: «La direzione che il Comune di Cetara ha scelto e vuole mantenere nel tempo è molto chiara e precisa. Gli eventi, gli spettacoli che scegliamo e le attività che scegliamo di sostenere nascono come esigenza di comunicare l’identità del nostro borgo di pescatori. L’idea di un “Bellissimo Festival” vuole esaltare esattamente questa bellezza, che è il risultato di un insieme di valori, che vanno dal territorio, al paesaggio, all’enogastronomia, ma soprattutto alle storie, delle nostre tradizioni, ma anche della naturale vocazione alla “narrazione” e all’accoglienza. Il mare è il nostro tema ricorrente, che nel Festival viene esaltato anche grazie ad una serie di attività collaterali a beneficio dei residenti, dalla yoga allo sport, e questo è senz’altro un grande valore aggiunto, che perfeziona la sinergia che con ambientarti abbiamo ormai da un decennio». Un quadrato incastonato come un diamante nello scenario mozzafiato della Costa d’Amalfi, con la Torre Vicereale a fare da sfondo ed il mare da cornice, nella suggestiva lentezza delle onde del porto, delle barche ormeggiate, delle rimesse dei pescatori. Un carattere fortemente identitario e un’anima delicata, quella del Bellissimo Festival, che porta sulla scena salernitana alcuni degli artisti più interessanti del panorama italiano attuale. Un festival con una forte componente narrativa, espressione di un segnale, ma anche di una necessità ben più ampia, che accoglie e raccoglie performance, arte, design, ecologia, benessere a 360° gradi. Una sinergia, quella tra la sala concerti Dissonanze e l’associazione culturale ambientarti, che ha preso forma con l’ultimo evento della stagione primaverile del club, ospitando il live di Fabio Celenza, per abbracciare una prospettiva più grande, che matura da una riflessione seria e generazionale sulla scena attualmente presente. Bellissimo Festival prende il nome da un’esclamazione semplice che viene spontanea di fronte all’incanto del posto. Una facilità solo apparente, che strizza l’occhio al linguaggio internazionale e ai trendlegati al viaggio e al turismo, che vedono dominare sempre di più l’esperienza, la qualità del vissuto relazionale durante una vacanza o un evento. «Penso che Bellissimo Festival debba creare un “precedente”: generare una nuova fiducia nel futuro, “un futuro nostalgico”, come recita una recente installazione del Maxxi, dove la malinconia per tutti i sogni infranti, per tutti i desideri non realizzati, venga addolcita e accarezzata dalla bellezza del presente, dal sentimento, dall’arte, dalle canzoni. L’associazione, come tutti sanno, nasceva nel 2011 a fini culturali e per l’organizzazione di eventi che avessero sempre in sé un messaggio “ecologico” nel senso più ampio del termine, di “ecologia del pensiero”, innanzitutto. “ambientarti” e Dissonanze sembrerebbero realtà molto lontane tra loro, per la tipologia di target che avvicinano, ma la verità è che invece convergono invece su un obiettivo ambizioso che è quello di portare azioni concrete su un territorio che, soprattutto per una certa fascia generazionale, dai 25 ai 40 anni mi verrebbe da dire, sembra quasi “ingrigito”. Dalla nostra esperienza, invece, abbiamo riscontrato tanto desiderio e tanta necessità sincera di aggregazione, di condivisione, di spinta emotiva autentica» – racconta Alessia Benincasa, presidente associazione culturale ambientarti. Beni relazionali, quindi, ed inclusione delle realtà più interessanti del territorio, senza fermare lo sguardo al “local”: iniziare dalla propria (bellissima) realtà per provare a progettare un disegno più grande. Bellissimo Festival porta la musica sin dalle prime ore del tramonto, che in Costiera definisce il cielo con colori unici e quasi da tavolozza, per chiudere con dj set e atmosfere rarefatte fino all’una di notte. L’Arena del Porto si trasforma, idealmente, in una nuova “Isola delle Rose”, un sogno che diventa realtà nella misura in cui desidera educare l’anima dei giovani allo stupore, con un intrattenimento sano, nella consapevolezza del luogo in cui si vive. «Ci siamo resi conto di essere stati risucchiati in un vortice generazionale dove essere produttivi, generare economia, sembri essere l’unico dignitoso modo di vivere. Io credo, noi crediamo, che in un gesto artistico, in uno sforzo di pensiero, nell’ambizione al volo, nel coraggio di un atto culturale, ci sia la stessa dignità e perfino un’opportunità maggiore di evoluzione sociale e che, come questo, esistano tanti altri modi, ugualmente dignitosi, di interpretare il nostro insignificante passaggio nell’universo. Bellissimo Festival è il luogo, il momento in cui ogni anima persa possa trovare pace, possa sentirsi in connessione col mondo, col mare, con gli altri e, nel frastuono globale, possa finalmente andare a tempo. Un concerto, una mostra, un’installazione, una danza, generano un flusso di energia che ci riempie, ci arricchisce, ci innalza. Questo è il movente di ogni nostro sovversivo atto di amore, questa è la nostra visione» – spiega Luigi Salvio, musicista, founder & art director di Dissonanze. Traghetti attivi anche per le corse notturne, grazie alla collaborazione con Travelmar e tanti partner privati, per garantire gli spostamenti, in linea con le sempre crescenti esigenze dell’amministrazione comunale di spingere e muovere le vie dal mare, per garantire capienza e vivibilità all’interno dei minuti spazi del borgo. La line-up, da poco ufficializzata, vede nomi quali Colombre, La Nina, Ciao Discoteca Italiana, Napoleone, Savana Funk, Bruno Belissimo, Bluem, Daniela Pes, Popa, Mundial, ma anche tanto territorio di valore, come le sperimentazioni degli Aminta, gli Asakaira, i dj-set di Caffè delle Cinque, con tanti ospiti che si alterneranno sul palco, dal giovedì 3 al sabato 5 agosto, con ingresso a partire dalle 19. Un main stage che ha tanto da offrire, unitamente all’area expo affidata ai designer di Mercato Marchesa e da un second stage e area relax in assoluta condivisione. E ancora Limen, a curare il prodotto “All You Can Read”, libri regalati, da leggere o regalare a propria volta, le performance artistiche del collettivo Emersa, e tante attività per chi il festival vuole viverlo anche di giorno: yoga, kayak, sup e dimostrazioni di kite surf, con insoliti abbinamenti enologici ed enogastronomici. Nel solco di quanto promosso da ambientarti negli ultimi dieci anni di eventi sul territorio cetarese, le partnership locali rappresentano il perno attorno a cui far ruotare ricettività e accoglienza: con la recente rete dei “Contadini Pescatori” difatti si è generato un sistema virtuoso di convenzioni per i pernottamenti e per la ristorazione. Main sponsor dell’evento, le ricercatissime produzioni di Ceramica Artistica “Giovanni De Maio” con una collezione che unisce le linee dell’artigianato all’industria e al design, interamente dedicata ai borghi della Costiera Amalfitana, quindi la società di energia green Revoluce e Santaniello tessuti. Bellezza, natura, cultura del pescato, ma soprattutto concerti a caratura internazionale, su un palco che promette di sfidare la realtà con il sogno. I biglietti sono in prevendita su DICE.