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15 Novembre 2024

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La via maestra

di Angelo Giubileo

L’ascesa del premier Giorgia Meloni nell’agone internazionale, culminato nel ricevimento da parte del Presidente democratico USA Joe Biden alla Casa Bianca, sembra avere quasi dell’incredibile! Ma non è affatto così. 

Infatti ricalca l’identico percorso che ha proiettato la leader di Fratelli d’Italia dal palco di Atreju con Enrico Letta, dicembre 2021, alla guida del governo italiano, ottobre 2022: dieci mesi soltanto. Così come dal ricevimento internazionale suddetto all’incarico di premier. 

Nel mezzo tra i due appuntamenti: sul piano internazionale, la fine della pandemia e lo scoppio della guerra in Ucraina; sul piano nazionale, la caduta del governo Draghi (13 febbraio 2021-22 ottobre 2022). Governo quest’ultimo, è opportuno ricordarlo, formato e sostenuto da tutti i partiti dell’arco costituzionale, ad eccezione del solo partito di destra guidato dall’attuale premier.

Quasi come un ritorno al passato – allorquando i Presidenti del Consiglio italiano si recavano negli States per ribadire il legame e il patto di unione ininterrotto, sancito dopo la seconda guerra mondiale, tra Paese occupato e Paese liberatore. Patto essenziale ribadito anche nella conversazione che nel 2014 l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dallo storico passato di sinistra, concesse a Federico Rampini, sottolineando come si tratti di “un legame da salvaguardare e rinnovare malgrado ogni difficoltà” (La via maestra, aprile 2014).

Dal governo Letta (28 aprile 2013-21 febbraio 2014) – e nel mezzo dei rapporti con gli USA, al seguito i governi Renzi, Gentiloni, Conte I, Conte II e Draghi – ad oggi, con il governo Meloni; la quale, all’esito dell’incontro con il Presidente USA, ha sottolineato, prima di ogni dettaglio: “I nostri Paesi mai così vicini”. Tanto che, detto da un nostro Capo del governo, rincuora sentirlo ribadire nuovamente in aggiunta a un forte e rinnovato impegno.

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