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14 Novembre 2024

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Misiani: “Vogliamo un confronto vero sul salario minimo”

“Sul salario minimo noi vogliamo un confronto vero, non di facciata. Il salario minimo è previsto in 22 Paesi della Ue su 27. Abbiamo presentato una proposta concreta, chiediamo di entrare nel merito. Finora la Meloni e la maggioranza hanno fatto muro, fino ad arrivare a presentare un emendamento soppressivo che poi hanno evitato di votare, rinviando tutto all’autunno. Ora verificheremo se hanno cambiato linea”. Lo dice al Corriere della Sera il senatore del Pd Antonio Misiani, commissario in Campania secondo il quale “c’è molta tattica, nell’atteggiamento della Meloni. Se l’intento era provare a dividere le opposizioni, direi che l’obiettivo è stato mancato”. In Italia “ci sono più di tre milioni di lavoratrici e lavoratori sottopagati. In molti casi sfruttati, con salari da fame da tre o quattro euro l’ora. Se qualcuno pensa di fare passerelle mediatiche sulla pelle di queste persone, dimostra di essere lontano anni luce dalla realtà del Paese”. Per Misiani, con il salario minimo non si rischia di livellare verso il basso i salari dei lavoratori: “La nostra proposta prevede non solo l’introduzione di un salario minimo di salvaguardia di 9 euro l’ora, ma anche che al lavoratore si applichi il trattamento retributivo previsto dal contratto nazionale comparativamente più rappresentativo. Se quindi un’impresa decidesse di uscire dal contratto nazionale di riferimento, dovrebbe comunque applicare il trattamento economico complessivo da esso previsto”. Il no di Matteo Renzi alla proposta “è un’obiezione incomprensibile – sottolinea Misiani – il salario minimo non ha impatto sulla finanza pubblica, non comporta alcun aumento delle tasse”. 

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