“L’addio di Mancini? L’ho incontrato prima dell’estate, ma non ne ho parlato con lui e né col mio amico Gravina. Credo ci siano state delle concause di situazioni, con l’addio che poi è diventato inevitabile”. Lo spiega ai microfoni di Radio Punto Nuovo Roberto Fabbricini, ex segretario generale del Coni e già commissario straordinario della Figc.
“Roberto- dice- è una persona specchiata, che ha fatto cose straordinarie con la nazionale. Il mancato mondiale ha portato purtroppo un nervosismo diffuso, ma è mancato più per gli episodi che per le sue scelte, e il rigore con la Svizzera lo ricordiamo tutti. Continuare ad indagare sul suo addio è irrispettoso per la persona ed il professionista che è Roberto, ed è irrispettoso anche per il dirigente che è Gravina”.