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22 Novembre 2024

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L’Italia ha Spalletti

Luciano Spalletti è il nuovo commissario tecnico della nazionale italiana. L’accordo era a un passo ed è arrivato oggi, con tanto di ufficialità. Per il dopo Mancini il presidente della Figc Gabriele Gravina voleva il meglio, e il meglio se l’è preso: “Diamo il benvenuto a Spalletti – fa sapere il Presidente della Figc Gabriele Gravina -, la Nazionale aveva bisogno di un grande allenatore e sono molto felice che abbia accettato la guida tecnica degli Azzurri. Il suo entusiasmo e la sua competenza saranno fondamentali per le sfide che attendono l’Italia nei prossimi mesi”. Il tecnico campione d’Italia assumerà l’incarico a partire dall’1 settembre 2023 e la presentazione ufficiale si svolgerà in occasione del raduno degli Azzurri, in programma nei primi giorni di settembre, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano. Un accordo che è stato scritto appositamente per lui, con tanto di cavilli che i blindatissimi avvocati della Federcalcio e quelli del tecnico hanno sapientemente studiato e stilato in questi giorni, in una serie di fitti incontri e lavoro estenuante durato fino a poche ore fa. Contratto fino al 2026 indipendentemente dalla qualificazione o meno a Euro 2024 (quello di Mancini prevedeva la naturale rescissione in caso di mancata partecipazione all’Europeo, uno dei motivi degli attriti e delle sue recenti dimissioni da ct) a poco meno di 3 milioni netti l’anno. Nelle ultime ore si sono definiti i dettagli dell’accordo, soprattutto su quello che dovrà essere lo staff che lavorerà in Azzurro con Spalletti. L’ex tecnico del Napoli in questi giorni è in vacanza a Forte dei Marmi, ma si è costantemente confrontato su zoom con Gravina. Spalletti è da subito stata la prima scelta del numero uno di via Allegri, motivo per cui i contatti tra le due parti sono avvenuti fin dalle ore successive alle dimissioni di Mancini, un fulmine a ciel sereno per la Figc. L’era di Spalletti prende dunque vita, nonostante in casa Napoli resti il gelo e la volontà del patron Aurelio De Laurentiis di far poi valere quella clausola che impedirebbe al suo ex allenatore di sedere su una panchina in questa stagione, pena una multa di circa 2,8 milioni di euro pari a quasi l’intero stipendio annuale che percepirà dalla Federcalcio. Motivo per cui Spalletti in questi giorni ha chiesto rassicurazioni e sostegno dalla Federcalcio nel caso il Napoli gli facesse causa. E l’avvocato dei partenopei, Mattia Grassani, sembra remare proprio verso quella direzione citando un “verbale” di conciliazione e una consistente di 7 pagine da far valere di fronte a un giudice: “Dire che non si applica in caso di Nazionale offende l’intelligenza di chi ha svolto quel lavoro, ovvero i legali – spiega Grassani a Radio Crc – Vale anche per qualsiasi Federazione ma non si tratta di una clausola anti concorrenza. Il Napoli ha creduto a Luciano Spalletti quando a cuore aperto ha detto al presidente: sono esaurito, sono arrivato a fine corsa, mi devo fermare. È un’interruzione di rapporto, si tratta di dimissioni: il Napoli ha rinunciato a qualunque via legale dovendo poi trovare un nuovo tecnico quando ormai i top allenatori si erano già accordati con altri club”.

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