Ghino di tacco
Aveva un partito al 40% e lo ha messo ko, aveva la leadership del Paese ed ha perso tutto perché si credeva onnipotente. Aveva annunciato l’addio alla politica se avesse perso il referendum ed è rimasto in campo dopo la batosta.
Oggi guida un partito che a stento prende il 3%, viene da una scissione ma non rompe i gruppi parlamentari per appannaggi e benefici vari, e predente (in verità si illude) di raccogliere l’eredità di Silvio Berlusconi e Forza Italia.
Lui che ha taciuto quando il Senato scriveva una delle pagine più tristi della storia, lui che aveva pronosticato la fine del Cavaliere e degli azzurri, oggi, fra una consulenza super pagata e la direzione de ‘Il Riformista’, lui bulimico di potere, tenta l’aggressione al centro.
Cosi sarà un centrino…forse meno.