“Sul salario minimo inserito in un pacchetto lavoro più ampio un accordo con maggioranza e opposizioni può essere trovato, a patto di rimanere sul merito ed evitare la tentazione di usare il salario solo come battaglia ideologica”. Lo scrive su X (ex Twitter) il segretario di Azione, Carlo Calenda, che rilancia la riflessione con il ‘Quotidiano Nazionale’. Sinistra e Cinquestelle desiderano trovare un accordo? “Non glielo so dire spero di sì”, risponde Calenda. E poi su Giorgia Meloni chiarisce: “Le ho detto espressamente: ‘Mi sta bene lavorare con il Cnel, ma il salario minimo resta sul tavolo?’. E lei ha risposto: ‘Sì, non si leva dal tavolo'”. Secondo il leader di Azione, “si può arrivare a un punto di caduta che contenga da un lato il salario minimo a 9 euro con le modifiche di buon senso che il governo sta chiedendo, in particolare sull’articolo 7, ovvero sulla copertura finanziaria, e dall’altro le norme che la premier vuole inserire nel pacchetto, che in larga parte condividiamo, dalla detassazione dei salari al rinnovo dei contratti. Ci sono le condizioni perché si arrivi a un risultato comune. Naturalmente, se le parti hanno voglia di farlo”.