Sul Corriere del Mezzogiorno la bravissima Simona Brandolini ha realizzato una interessante intervista (da leggere) al professore Severino Iesu. Il luminare, con intelligenza e garbo, consegna ‘pesanti’ fendenti alle Istituzioni, chiarisce, invita alla riflessione. Una chiacchierata che non può rimanere senza risposte. Già troppi, e colpevoli, sono stati i silenzi.
L’addio di Iesu all’azienda ospedaliera Ruggi d’Aragona di Salerno segna la fine dell’eccellenza del reparto di cardiochirurgia. Una eccellenza nazionale ed internazionale.
Il professore racconta, fra le altre cose e sintetizzando il ragionamento, che non vi erano più le condizioni per andare avanti e l’errore dello sdoppiamento del reparto, una scelta che pare abbia favorito solo Enrico Coscioni, consigliere alla sanità del Presidente De Luca.
Sono loro due a dover rompere il silenzio e spiegare le circostanze. Ora tocca a loro, per mille motivi, dire qualcosa.
Salerno ha perso una eccellenza. Ed è fatto incontrovertibile.