di Valeria Torri
C’è una nuova emergenza all’Ospedale di Salerno: manca soprattutto il gruppo sanguigno zero positivo. La segnalazione arriva – come riporta il quotidiano “Il Mattino” – dal Direttore del servizio trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ferdinando Annarumma che rivolge un invito ai donatori a recarsi al “Ruggi“, nonostante l’ondata di calore in corso. Al momento, per questo gruppo, non si garantiscono gli interventi, dice. Un appello, quindi, alla donazione: «tutti i donatori sono i benvenuti, ma in questo momento serve soprattutto zero positivo».
Il sangue è indispensabile per affrontare le emergenze del pronto soccorso, della chirurgia d’urgenza, delle rianimazioni e delle terapie intensive. È indispensabile per affrontare una complicanza durante un intervento chirurgico o un parto difficile.
Sul sito di AVIS, Associazione volontari italiani del sangue, sono riportati i requisiti fisici per donare il sangue. In sintesi, per poter donare è necessario:
• avere un’età compresa fra i 18 e i 60 anni;
• essere in buona salute;
• non avere avuto malattie gravi in passato;
• avere un peso uguale o superiore ai 50 chilogrammi;
• non avere effettuato donazioni di sangue negli ultimi 90 giorni;
• essere a digiuno dalla sera precedente (al mattino è possibile bere tè o caffè non zuccherati);
• non avere avuto malattie infettive e/o assunto antibiotici negli ultimi 15 giorni;
• non essere stati sottoposti a estrazioni dentarie negli ultimi 7 giorni;
• non essere stati sottoposti a interventi chirurgici maggiori negli ultimi 4 mesi;
• non essere in stato di gravidanza o non avere partorito da meno di 12 mesi (per l’interruzione di gravidanza la sospensione è di 6 mesi);
• non avere avuto esposizioni a rischio per malattie trasmissibili come: tatuaggi (negli ultimi 4 mesi); trasfusioni di sangue (negli ultimi 4 mesi); viaggio in zone tropicali (negli ultimi 3 mesi); malattie infettive (epatite virale); positività per i test della sifilide (TPHA o VDRL), AIDS (anti-HIV), epatite (HBsAg o anti-HCV); uso di droghe pesanti (anche se non per via endovenosa); uso di droghe leggere (hashish o marijuana) nell’ultimo anno; rapporti sessuali a rischio; rapporti sessuali, anche protetti, con partner occasionali (negli ultimi 4 mesi).
I donatori possono recarsi presso i servizi trasfusionali di Salerno e della Campania, muniti di documento di riconoscimento. Dopo un colloquio privato con il medico che valuterà l’idoneità alla donazione, si potrà donare. Gli esiti dell’analisi dell’esame del sangue verranno spediti per posta al domicilio del donatore.
Stupirà apprendere che in Italia la gratuità della donazione è obbligatoria dal 1990. Spiega il direttore dell’Avis Giampietro Briola: «è una forma più rispettosa della persona. Quella che dà e quella che riceve. Si viene spinti soltanto dall’obbligo etico e basta. La sacralità del gesto non prevede si possa pagarlo. Non si paga la vita. Ma una ricompensa forse maggiore c’è: il sentimento di un dovere etico compiuto. Lo si avverte dentro di sé: è il senso della nostra solidarietà innata a emergere»