di Angelo Giubileo
Trent’anni fa tutto iniziò con la delocalizzazione delle attività d’impresa in paesi con manodopera a basso costo. E così, la globalizzazione ha perpetuato il meccanismo di dominio – delineato altresì da Hegel – “padrone-servo” che, in politica, regola le relazioni tra gli esseri umani (cfr. Carl Schmitt)
Ora, niente di nuovo sotto il sole: lo stesso meccanismo di potere – ribadisco: politico – manterrà la gestione delle relazioni umane in ordine ai diversi territori di comune appartenenza. Non è un ritorno a forme di “nazionalismo”, è bensì un ritorno alla realtà delle cose, che, come sempre accaduto, supera ogni falsa e ipocrita illusione.