“Non voteremo mai una proposta di legge in cui si parli di castrazione chimica. Siamo radicalmente contrari”. Lo dichiara Maurizio Lupi, presidente di Noi moderati. “Quando diciamo che al centro della politica ci deve essere la a persona non diciamo per modo di dire: la persona nella sua integrità. La castrazione chimica è una violenza contro la persona e la sua integrità, e ha qualche analogia con il taglio della mano per i ladri. Restituire violenza alla violenza non può essere la risposta di un paese civile a un crimine tra i più efferati. Un crimine per la sua stessa natura maschile, solo gli uomini stuprano, e, lo dicono le statistiche, non vi è distinzione di classe o di cittadinanza tra chi si macchia di questo crimine. Il problema è tristemente serio e riguarda il regresso morale della nostra società, il degrado della convivenza civile e la mitizzazione di modelli misogini che si fa più drammatica nelle realtà marginali della nostra società. In merito abbiamo già una normativa severa, ma non basta, né serve inasprirla. Quello che serve è un recupero educativo che deve coinvolgere tutte le istituzioni ai diversi livelli per combattere in maniera efficace e duratura l’acqua di coltura delle devianze. Lo stupratore non nasce tale, lo diventa anche per colpa di chi gira la testa dall’altro lato, per colpa di chi non lo ha educato al rispetto delle persone e delle leggi, per colpa di chi non ha saputo costruire modelli di riferimento virtuosi, per colpa di coloro che non hanno ancora dato alle donne la forza di non sentirsi sole e indifese. Servono tante cose ma non certo la castrazione chimica, ispirata a una logia dell’occhio per occhio e dente per dente immemore della civiltà giuridica conquistata a duro prezzo dalla nostra società. Non possiamo rinunciare a essere uno stato di diritto, con tutte le garanzie che questo comporta, e consegnarci al terreno franoso e demagogico della propaganda populista”, conclude.