Molti si interrogano sui motivi che hanno spinto Giuliano Amato, ex di tante (troppe) cose, a ricostruire i fatti di Ustica. Complicato.
Per l’Impertinente vale una considerazione su tutte: non fidarsi di Giuliano Amato.
Il Dottor Sottile, che Craxi definiva una volta ‘becchino’, altre volte ‘extraterrestre’, per molti anni ha perso memoria e coraggio.
Negli anni di Bettino Craxi è stato uno degli uomini più vicini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ascoltato nei dossier più decisivi. Deputato di lungo corso che non si è mai interrogato sulle campagne elettorali, un eletto ‘a sua insaputa’.
Muto quando iniziò la persecuzione di Bettino, muto quando nel Paese montava la ‘volgare’ demonizzazione. Muto ed impegnato, fra tradimenti ed omissioni, a costruirsi la fama di Riserva della Repubblica. Senza cuore e passione quando altri socialisti tentavano di costruire una casa.
Valga, senza sforzarsi sui motivi delle sue riflessioni, allora la tesi di non fidarsi, di non fidarsi di un professionista ‘a contratto’ (definizione di Bettino)… con pagamento anticipato.
