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17 Novembre 2024

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Amato? Per Craxi “un genio elettronico di opportunismo”

E’bene ricordare, in questi giorni ed alla luce delle recenti intervista e precisazioni, gli appunti di Bettino Craxi su Giuliano Amato. Le riflessioni del leader socialista sono del 1999 e custodite dalla Fondazione Craxi.

Su quello che lui definisce “Amatissimo” in diversi passaggi.

“Amato è un genio elettronico di opportunismo. A differenza di altri della sua generazione che sono sempre rimasti più o meno al loro posto senza girovagare per i labirinti politici Amato se ne andò un bel giorno dal Psi per finire nel Psiup. Scomparso il Psiup Amato tornò con altri nel Psi” scrive Craxi ripercorrendo le scelte del dottor Sottile che descrive come “un voltagabbana per interesse”.

Sulla vicenda del Psi e sulle sue dichiarazioni, diceva di sapere nulla del finanziamento ai partiti, sottolineava: “mente spudoratamente. Viveva sulle nuvole anzi sulla luna”.

Poi l’amarezza personale descritta in terza persona “perché – scrive Craxi – questi anni, e ne sono passati ben cinque da quando Craxi vive come un esiliato, il signor Amato non si è mai fatto vivo una sola volta anche quando risalivano verso l’Italia le voci inequivocabili riguardanti le precarie condizioni di salute del leader socialista. Si faceva vivo semmai ogni qualvolta girava per l’aria la sua candidatura ad alte cariche dello Stato e sempre per interposti e semi ufficiali messaggeri per vedere di che umore Craxi era verso di lui”. 

E anche un anno prima di morire il bollava Amato circa la “sua ennesima prova di opportunismo e di vigliaccheria”. 

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