“Perdonaci tutti Giogiò perché quella mano l’abbiamo armata anche noi, con i nostri ritardi, le promesse non mantenute, i proclami, i post e i comunicati a cui non sono seguite azioni.Prega per la nostra città Giogiò e rendi inquiete le notti di chi, anche come me, in vari ambiti, livelli e ruoli, occupa posti di responsabilità: che la tua dolce musica divenga per tutti noi uno squillo potente capace di restituirci al nostro compito più urgente: disarmare Napoli, educare Napoli, amare Napoli”. Così Monsignor Domenico Battaglia ha asfaltato tutti ai funerali del povero Giogio’, il giovane musicista barbaramente ucciso. Le Istituzioni, le imprese, le associazioni e la politica. I cittadini che si indignano e poi dimenticano. Tutti ko.
Che la sfilata, per carità ci voleva ed hanno fatto bene i presenti, si trasformi in azione.