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18 Novembre 2024

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Jannotti Pecci accetta la sfida di Battaglia: “Noi in campo”

“L’invito dell’Arcivescovo di Napoli Don Mimmo Battaglia a restare a Napoli, rivolto innanzitutto ai giovani, deve essere fatto proprio da chiunque abbia a cuore il destino del nostro territorio”. E’il commento di Costanzo Jannotti Pecci, Presidente dell’Unione industriali di Napoli alle parole del prelato.

“Respingiamo dunque, l’idea di fuggire, ma senza ipocrisia. Dell’Arcivescovo Battaglia condividiamo anche la consapevolezza che, se al Fuitevenne di edoardiana memoria non hanno fatto seguito adeguati interventi di risanamento morale ed economico della città, la colpa è di noi tutti, di chiunque ricopra incarichi di responsabilità. Della classe dirigente, certo, ma anche – sottolinea. -di famiglie in cui non si educa quando si potrebbe, in cui i genitori restano distanti dai figli, ne trascurano i percorsi di vita, da bambini come nell’adolescenza, ed, anzi, spesso sono un modello del tutto negativo”.

“Quale modello indichiamo ai nostri ragazzi? Giovanbattista Cutolo – ricorda – era un giovane pieno di talento e voglia di vivere; come al funerale ha ricordato la sorella, non aveva nulla a che fare con gli ambienti di ‘gomorra’. Ma la sua strada è stata troncata, perché la società civile, prima ancora che i tutori dell’ordine pubblico, non riesce a contrastare la cultura dell’illegalità. Che parte dalle piccole trasgressioni per sfociare nella violenza criminale”.

“Il mondo dell’impresa chiede che si colpiscano i reati ma si sanzionino con rigore anche le violazioni di regole necessarie per la qualità della vita quotidiana. La cultura del diritto e della civiltà è il miglior antidoto contro la violenza. Noi vogliamo fare la nostra parte, lo abbiamo chiarito anche ai più alti livelli istituzionali. Gli imprenditori – spiega – vogliono creare sviluppo e lavoro. Aiutare anche chi non ha titoli di studio qualificati, con percorsi che rilancino l’occupazione nei mestieri artigianali, in raccordo con società no profit, associazioni assistenziali, istituzioni”.

“Anche a questi ragazzi, alle loro famiglie, chiediamo di non ‘fuggire’ nella microcriminalità o nelle camorre di ogni tipo, spesso purtroppo presenti anche nell’economia sommersa.

Vogliamo onorare la memoria di Giovanbattista con un impegno costante, per fare di Napoli una metropoli moderna, più ricca ma anche più inclusiva. Siamo pronti a collaborare con chi sia animato dalle stesse intenzioni, a livello istituzionale come nel mondo della cultura, della formazione e del lavoro” conclude.

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