“Vent’anni fa da giocatore adolescente speravo di giocare in azzurro, ma diventare capitano della Nazionale era proprio un sogno fantastico. Ora si è realizzato, cerco di tenermi stretto questo posto con l’aiuto dei compagni, perché è grazie anche a loro che ho avuto questa nomina, hanno visto in me quello che posso dare quindi sono molto felice”: così, ai microfoni di Radio Rai, Ciro Immobile alla vigila della sfida tra Italia e Macedonia del Nord. Quest’estate si era parlato di un suo possibile trasferimento in Arabia Saudita, ma l’attaccante della Lazio aveva rifiutato. Una scelta dettata anche dalla voglia di tenersi stretta la Nazionale: “Sì, era quello che volevo, continuare a vivere determinate emozioni con questa maglia, poter dimostrare di essere ancora in grado di dare tanto e con l’Europeo davanti tocca farlo subito”. Parlando della sfida di stasera in Macedonia, Immobile ricorda la sconfitta che un anno e mezzo fa lasciò l’Italia fuori dai Mondiali. “Quella è stata la sconfitta più dolorosa e bruciante della mia carriera – le parole dell’attaccante – Anche più di quella con la Svezia, perché venivamo da un momento bellissimo e da forti gioie e emozioni condivise tutte insieme e probabilmente quello ci ha spezzato un po’ le gambe, perché sicuramente non ce l’aspettavamo. Eravamo troppo frenetici, troppo vogliosi di raggiungere subito il risultato e questo purtroppo non ha pagato”. Sul nuovo ct Spalletti, Immobile ha le idee chiare: “Il suo modo di approcciare con la squadra e col singolo giocatore, il suo modo di comunicare tutte le sue sensazioni e di allenare la nazionale, noi l’abbiamo seguito dall’inizio alla fine, quindi sono convinto che faremo un percorso bellissimo e con la Macedonia del Nord sarà solo l’inizio”. A Skopje gli azzurri sono attesa da un terreno in pessime condizioni: “Lo sappiamo, il mister ce ne ha parlato. Ci sono arrivate delle immagini che lo dimostrano, però faremo il possibile per superare anche questa difficoltà”.