“Il San Carlo dovrebbe essere il teatro lirico più importante del mondo per la sua tradizione, per la tradizione musicale di Napoli. Invece, siamo riusciti a sporcare l’immagine del San Carlo con una gestione che negli anni passati la Regione CAMPANIA ha contestato, all’insegna del pressapochismo, di bilanci falsi, di gestioni privatistiche”. Così, nella sua diretta su Facebook, il governatore della CAMPANIA Vincenzo De Luca torna ad affrontare le questioni relative alla nomina del Sovrintendente del Teatro.
“Il governo nazionale – dice il presidente della Regione – si è coperto di gloria e il ministro Sangiuliano ancora di più. Hanno approvato una legge ad personam per liberare il posto alla Rai, per metterci un esponente organico del nuovo governo, solo che la legge approvata è stata messa in discussione dalla magistratura, per cui adesso dovrebbe tornare il vecchio Sovrintendente. Una situazione di caos, ma, soprattutto, un’offesa alla dignità di Napoli e del teatro San Carlo, a conferma del fatto che bisogna essere seri, che chi ama il San Carlo e Napoli è chi adotta criteri rigorosi di gestione dei bilanci, non chi fa propaganda e basta”. “Questa situazione – insiste De Luca – è vergognosa, siamo a livelli di pulcinellismo per l’immagine che arriva nel mondo del teatro San Carlo. Nel frattempo, il nuovo Sovrintendente nominato, il dottor Fuortes, ci ha fatto arrivare una diffida dal suo avvocato. C’è solo da vergognarsi e purtroppo c’è da ingoiare amaro per il danno fatto e che si sta facendo a Napoli e al teatro San Carlo”. Per il governatore è arrivato il tempo di “voltare pagina” anche rispetto alla gestione Lissner: “l’epoca della gestione familiare, personale, da bottega privata del San Carlo deve finire se vogliamo rilanciarne l’immagine nel mondo. E speriamo che queste vicende amare convincano tutti, a cominciare dal ministero della Cultura, che ha fatto finta di non raccogliere le critiche di merito che avevamo avanzato, a comprendere la lezione”.