“Non farei allarmismo sul Covid, affrontiamo l’autunno e l’inverno con serenità. Serve ovviamente cautela ma condivido la strategia adottata dalle nostre autorità sanitarie: il vaccino va fortemente raccomandato solo a chi ha malattie autoimmuni, ai fragili e agli anziani e agli operatori sanitari: dopo i 60-65 anni il sistema immunitario invecchia, perde memoria e una dose all’anno di vaccino serve a dargli una ‘rinfrescata’ per evitare ospedalizzazioni e long Covid”. E’chiaro in un colloquio con il ‘Giornale’ Alberto Mantovani, presidente della Fondazione Humanitas per la Ricerca.
La situazione
“Il virus di oggi non è più quello di Wuhan della prima ora. La preoccupazione è scesa: il virus è molto meno aggressivo, anche se su alcuni può fare ancora molti danni”, aggiunge Mantovani, spiegando che, per i vaccini in arrivo a ottobre, la raccomandazione per gli adulti in buona salute è di “attenersi al piano vaccinale, soprattutto per chi sta vicino a un fragile. Per le categorie a rischio invece l’importanza è massima. Il mio appello è: per favore, se siete degli over 65 o fragili, vaccinatevi!”.
Gli anziani hanno disertato la quarta dose anti-Covidè una delle domande: “Le persone sono probabilmente stanche soprattutto di essere bombardate di informazioni, alcune totalmente false, che vogliono mettere in dubbio la sicurezza e la validità dei vaccini. Ultimamente qualcuno mi chiesto se una malattia infettiva come lo streptococco potesse essere provocata dalla vaccinazione!”. E sulle mascherine a scuola, “non è una priorità poi vediamo cosa succede. Seguiamo le indicazioni ministeriali, che io condivido. Per ora, ad esempio, nel nostro ospedale per gli accompagnatori dei pazienti che accedono ad ambulatori del Cancer Center, Malattie Infettive e Dialisi è obbligatorio indossare la mascherina, preferibilmente FFP2. Per altri ambulatori, è raccomandata la mascherina chirurgica. Le visite in reparto sono ulteriormente tutelate. Le linee guida della Lombardia sono assolutamente ragionevoli”.