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17 Novembre 2024

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Salernitana sconfitta senza attenuanti: la porta deve restare aperta

Di Vanni Vignes

Non è la sconfitta, non è il risultato, non è nemmeno ovviamente la classifica, pur deficitaria, a preoccupare. Ciò che lascia onestamente interdetti è che la Salernitana abbia offerto la peggiore prestazione dell’era Sousa e che lo abbia fatto dando l’impressione, per larghi tratti della gara, di essere sfiduciata, senza mordente, senza coraggio. Sicuramente hanno inciso le assenze pesantissime di Culibaly e Dia, ma questo non può e non deve rappresentare un alibi, anche e soprattutto perché la situazione in cui ci si è trovati questa sera era ampiamente prevedibile fin da Agosto e chi scrive, l’aveva ampiamente e ripetutamente denunciata. Se per Dia, in un modo o nell’altro si poteva in qualche modo pensare di riuscire a sopperire a sporadiche assenze, la scelta consapevole di non intervenire, integrandolo, sul centrocampo è una decisione incomprensibile, cervellotica e presuntuosa. Tre soli uomini di ruolo, di cui uno ventenne ed esordiente in Italia, per una stagione da 38 partite. Follia, follia pura. La gara è tutta lì. Giocare senza idee, senza fosforo, senza coperture in mediana, nessuno se lo può permettere a questi livelli, tantomeno la Salernitana. Sousa poi ci mette del suo insistendo a non provare ad avvicinare alla porta avversaria il calciatore di maggior talento, Martegani, costringendolo a vagare senza meta in mezzo al campo quando lo chiama in causa. Così non va, così si rischia di affondare. Siamo all’inizio di una stagione complicata, ma che non è affatto ancora compromessa. C’è però bisogno che tutti, calciatori, staff tecnico, direttore si compattino, cambino strada e si mettano a disposizione della causa. Per chi non ha voglia, la porta deve restare aperta.

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