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17 Novembre 2024

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Casini: “Io da democristiano ho condiviso le stelle polari di Napolitano: Ue e Nato”

“Nella fase in cui era un leader riformista del Pci io ero troppo giovane e senza ruoli formali per poter avere un rapporto diretto con lui. Ma da democristiano ho sempre condiviso quelle che furono le sue stelle polari: l’Alleanza atlantica e l’Unione europea”. Così in una intervista al Messaggero l’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini.
“A Napolitano – argomenta – si deve anche la celebre frase di Berlinguer: l’eurocomunismo è più sicuro sotto l’ombrello della Nato. Ritenne anche sempre essenziale, come i grandi leader Dc e come Ciampi, coltivare in particolare i rapporti con Francia e Germania se l’Italia vuol essere motore dell’Europa”. Rispetto alla rielezione, sia lui che Mattarella “se non avessero interpretato nel modo migliore i rispettivi mandati, la riconferma non ci sarebbe stata. Napolitano certamente non la voleva, tant’è vero che lasciò appena fu possibile. Ma il suo senso di responsabilità era più forte di tutto”.

“Nel discorso di rielezione schiaffeggiò le forze parlamentari. Volle scoperchiare l’ipocrisia dei partiti”.
“Quando Berlusconi uscì dal Quirinale dopo essersi dimesso, provava un intimo senso di liberazione – racconta Casini – Si profilava una situazione drammatica. I governi tecnici sono come gli antibiotici, vanno presi il meno possibile ma in determinate circostanze sono necessari. Mario Monti in quel momento era la soluzione più giusta, anche se per quell’incarico Napolitano pagò un prezzo politico alto. E oggi che non c’è più posso dire che ne sentiremo tanto la mancanza”. 

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